Perché un approccio di tipo funzionale?
La nutrizione funzionale è basata su evidenze scientifiche e ha lo scopo di migliorare lo stato di salute.
Non pensiamo agli alimenti soltanto come quantitativo calorico, ma possiedono anche altri aspetti, quella di contenere macronutrienti (acqua, carboidrati, proteine e grassi) e micronutrienti (vitamine e Sali minerali).
La scelta dell’alimento, le combinazioni alimentari e le modalità di cottura, hanno un effetto sul nostro organismo, attivano o inibiscono il nostro metabolismo e possono ristabilire un equilibrio, spesso alterato a causa di diverse patologie.
Gli alimenti hanno un’azione diretta sugli organi, attivandoli e sostenendoli ma anche sovraccaricandoli, inducendo la liberazione di ormoni, responsabili dell’insorgenza di numerose patologie, tra cui le malattie cardiovascolari, metaboliche, ormonali, gastrointestinali, neurodegenerative e il cancro.
Per questo durante le visite cercherò di spiegarvi con parole semplici le giuste strategie più indicate per la gestione delle condizioni patologiche in questione ma anche fisiologiche.
E ad ognuno la sua alimentazione!
Valutazione dello stato nutrizionale
La prima visita ha la durata di circa un’ora e consiste in un colloquio finalizzato alla valutazione dello stato nutrizionale che comprende:
- Anamnesi fisiologica e patologica del paziente: in questa fase vengono poste domande riguardo lo stile di vita della persona, eventuali stati fisiologici e patologici che permettono di inquadrare la situazione generale della persona. Si prende visione dei risultati degli esami del sangue e si prende nota di eventuali terapie farmacologiche, al fine di elaborare un piano nutrizionale personalizzato.
- Anamnesi familiare: ci permette di conoscere le malattie di cui sono risultati affetti i familiari diretti (nonni, genitori, fratelli) in quanto possono aiutare a stabilire eventuali predisposizioni familiari o genetiche, importanti anche in termini di prevenzione.
- Anamnesi alimentare: tale indagine permette di capire le abitudini alimentari della persona al fine di poter elaborare un piano alimentare quanto più possibile facilmente eseguibile dalla persona.
- Rilevazione di parametri antropometrici: successivamente vengono rilevati peso, altezza, circonferenze, viene calcolato l’indice di massa corporea (IMC o BMI) e viene valutato il fabbisogno energetico.
- Valutazione della composizione corporea (BIA AKERN 101): L’esame bioimpedenzometrico permette di identificare lo stato idro-elettrolitico e nutrizionale. Permette una valutazione del nostro grado di idratazione, della quantità di massa muscolare e di grasso corporeo e dà una stima del metabolismo basale.
- Eventuale consegna del diario alimentare: potrà essere consigliato la compilazione di un diario alimentare all’inizio o durante il percorso nutrizionale, al fine di capire e di discutere insieme quali possono essere alcuni “errori” nell’alimentazione del soggetto, oppure può anche servire al nutrizionista per capire se alcuni disturbi e fastidi possano dipendere da qualche alimento.
In pochi giorni verrà consegnato la proposta nutrizionale e insieme ad esso verranno fornite informazioni utili sulle modalità di preparazione e di cottura dei cibi, consigli su quali alimenti devono essere limitati e quali da preferire in riferimento ad uno stato fisiologico o patologico e alcune ricette.
Controlli periodici
I controlli hanno una durata di circa 30 minuti e generalmente avvengono a distanza di 30 giorni, a meno che non vengano concordati con il paziente degli incontri più frequenti. Durante questi incontri verranno rivalutati i parametri antropometrici e verrà nuovamente eseguito l’esame della composizione corporea al fine di valutare i miglioramenti e eventualmente apportare modifiche al piano nutrizionale
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