“Dottoressa mi sento sempre gonfia. Tutto quello che mangio mi gonfia”. Questa è una frase che sento dire molto spesso durante un primo incontro conoscitivo.

Molto spesso il gonfiore viene gestito come un semplice sintomo e si va avanti, assumendo tisane oppure facendo cicli di probiotici, e all’inizio ne potremmo trovare sollievo ma poi il gonfiore puntualmente si ripresenta.A volte si arriva anche ad eliminare alimenti e/o categorie alimentari pensando che siano responsabili del nostro gonfiore.

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questa tematica che riguarda il 10-25% della popolazione.

La sensazione di gonfiore può avere molteplici cause, è FONDAMENTALE comprenderne le cause e l’apparato coinvolto per stabilire il giusto approccio.

Partiamo con il NORMALIZZARE il gonfiore in alcuni momenti come ad esempio nella seconda fase del ciclo mestruale oppure quando mangiamo qualcosa di diverso che non siamo abituati a mangiare.., invece NON è normale quando il gonfiore si protrae a lungo.

Come agire?
Innanzitutto non andando a curare direttamente il sintomo, ma cercando di capirne le cause.
In primo luogo è importante escludere cause organiche tra cui ricordiamo intolleranza al lattosio, presenza di SIBO, disbiosi intestinale, ipotiroidismo, aumento del grasso viscerale, neoplasie..
Si parla di gonfiore addominale funzionale, quando non si riscontrano cause organiche alla presenza di disagio addominale e in questo caso non essendoci una causa organica è complesso anche individuare un trattamento unico.

Prima di fare diete ad esclusione è importante indagare:
– Stress (situazione lavorativa, familiare..)
– Alimentazione abituale
– Digestione
– Intestino
– Condizione ormonale (ciclo, pre ciclo, menopausa..)
A seconda di dove si avverte il disagio possiamo fare un’ulteriore distinzione tra gonfiore alto e gonfiore basso, per capire meglio quale sia l’intervento nutrizionale più adatto.
Il gonfiore alto, si presenta all’altezza dello stomaco e può essere accompagnato da eruttazioni entro 1 ora dal pasto, in questo caso questa sensazione può essere legata ad un problema di cattiva digestione
Il gonfiore basso, localizzato nella parte bassa dell’addome, è spesso accompagnato da meteorismo, e compare circa 2 ore dal pasto e si può verificare in presenza di condizioni quali intolleranza al lattosio, disbiosi, SIBO..

Cause del gonfiore

Le cause più comuni di gonfiore funzionale sono:

  • Tempo e modalità del consumo dei pasti: mangiare pasti molto abbondanti oppure troppo spesso è una causa di gonfiore addominale. Anche il consumo di bevande gassate durante i pasti può provocare gonfiore. Mangiare molto velocemente aumenta la quantità di aria ingerita e questo puo provocare gonfiore addominale
  • Eccesso di frutta e verdura
  • Disordine alimentare: spiluccare di continuo, non avere orari fissi per il consumo dei pasti, non avere regolarità nell’assunzione dei nutrienti ha un impatto negativo sui processi digestivi.
  • Eccesso di dolcificanti e/o prodotti che li contengono, vanno ad alterare il microbiota intestinale causando un’alterazione della flora intestinale.

In questi casi come primo approccio è necessario ristabilire un ordine alimentare.

Quali accorgimenti possiamo fin da subito adottare?

  • Concedersi il tempo giusto per il pasto, in quanto mangiare sempre di corsa, alla scrivania o mentre si lavora contribuisce alla formazione di gas intestinale
  • Evitare di bere acqua durante i pasti, preferirla fuori dai pasti
  • Porre attenzione alla cottura degli alimenti, evitare la bollitura e cotture prolungate, preferire la cottura in padella e/o al vapore.
  • In caso di poca tolleranza dei legumi, preferire i legumi decorticati e/o le farine di legumi
  • Avere un’alimentazione bilanciata e completa di tutti i macronutrienti
  • Ridurre gli alimenti confezionati e precotti
  • Non consumare solo prodotti integrali ma variare la propria alimentazione utilizzando ad esempio il pane a lunga lievitazione, cereali semi integrali o non integrali, in quanto l’eccesso di fibra crea gonfiore addominale
  • Stimolare l’attività del fegato ad ogni pasto aiuta i processi digestivi, migliora il transito intestinale, riduce i processi fermentativi e ha effetto lassativo. Zenzero, carciofo, limone e peperoncino hanno un’azione stimolante sul fegato.

L’approccio personalizzato è senza dubbio la chiave per risolvere questo fastidioso problema.

 

 

 

 

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